Saverio Pistolesi, Auge e Telefo, 1850 Acquaforte su carta velina cm.17x17, incollata su cartoncino cm.35x26, firmato in calce Saverio Pistolesi del. e sculp., tratto da "Album pittoresco disegnato ed inciso da Saverio Pistolesi dedicato alla maestà di Vittorio Emanuele II re di Sardegna ecc. ecc. ecc.", Firenze, 1850. Ottime condizioni. Auge era una sacerdotessa di Atena per volere del padre a cui l'oracolo di Delfi, dove si trovava di passaggio durante un viaggio, gli aveva predetto infauste notizie se lei avesse avuto un figlio. Eracle si innamorò di lei e fece ubriacare la donna abusando in seguito di lei. In seguito Eracle dovette riprendere le sue avventure. La donna anche se non per colpa sua rinnegò quindi i giuramenti di fede fatti alla dea, e il padre, trovandola incinta, la consegnò a un nocchiero perché l'annegasse, ma prima che Auge arrivasse alle rive del mare, partorì un fanciullo chiamato Telefo.